World Congress of Families: Associazioni e movimenti fanno rete e si danno appuntamento a Verona il 30 marzo.“Vogliamo un’ Italia laica e Verona libera dagli integralisti”.
Roma, 22 mar- “Verona libera, Italia laica” è la parola d’ordine della società civile nazionale e internazionale che si mobilita il 30 marzo nella città ormai simbolo degli attacchi ai diritti delle donne, sede del World Congress of Families.
Ippfen (International Planned Parenthood Federation European Network) e Uaar (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) in collaborazione con Rebel Network, insieme ad una vasta rete di associazioni e movimenti si danno appuntamento a Verona “per denunciare – si legge in una nota – quello che si è autodefinito il Congresso mondiale delle Famiglie: l’iniziativa internazionale contro la libertà e l’autodeterminazione delle donne, contro i diritti civili e contro l’autodeterminazione delle scelte affettive e familiari.
Con un convegno, il 30 marzo (dalle 9.00 alle 13.00, presso l’Accademia dell’Agricoltura, Lettere e Scienze, in via del Leoncino 6) ”diamo vita – informano gli organizzatori – a uno spazio comune di impegno, unità e mobilitazione per tutta la società civile e i movimenti, che sia una opportunità di proposta costruttiva prima del corteo di protesta del pomeriggio”.
Il Congresso mondiale delle Famiglie è un evento che, cosa grave in uno stato laico, al di là del formale ritiro del patrocinio annunciato dal premier Conte, vede un pieno avallo del Governo Italiano a questa iniziativa, con la partecipazione di numerosi ministri, a partire dal vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini, a quello della Famiglia Lorenzo Fontana e dell’Istruzione Marco Bussetti, fino al governatore del Veneto Luca Zaia e al sindaco di Verona Federico Sboarina.
Da qui “la necessità di creare una nuova alleanza tra associazioni della società civile, con gli uomini e le donne delle tante associazioni e movimenti per affrontare le sfide che abbiamo davanti e per una mobilitazione civica che vada oltre Verona”.
La costruzione di una potente rete, “è fondamentale – sottolineano i promotori – per parlare un linguaggio corale, forte e costruttivo. Necessaria, tanto più oggi, di fronte ai violenti e reiterati attacchi alla libertà di donne e uomini, in particolare ai diritti conquistati negli anni passati dall’iniziativa politica del movimento delle donne, che grazie alle battaglie democratiche insieme a chi si batteva per la laicità dello Stato, seppe imporre nella società italiana i temi dell’autodeterminazione, dei diritti e della libertà”.
Le associazioni che hanno finora aderito:
Agedo Nazionale, Arci nazionale, Arcigay, Associazione Lesbica Femminista Italiana @Alfi Nazionale, AllOut Associazione Radicale Certi Diritti, Avvocatura per i Diritti LGBTI – Rete Lenford Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Comitato Popolare Difesa Beni Pubblici e Comuni “Stefano Rodotà”, Cooperativa Giancarlo Siani – Libera, Coordinamento Torino Pride, Associazione Differenza Donna Edge, D.i.Re Donne in Rete contro la violenza,Famiglie Arcobaleno – Associazione genitori omosessuali, GayNET, I sentinelli di Milano, IPPFEN, MIT – Laiga – Libera Associazione Italiana Ginecologi per l’applicazione della legge 194/78, Movimento Identità Trans, Movimento per i beni comuni, Rebel Network, Rete Educare alle differenze, Se Non Ora Quando –Torino e Ufficio Nuovi Diritti CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro, Via di donna.