E’ ancora nell’aria l’eco mediatica per l’approvazione della mozione 434 contro la legge 194, approvata giovedì al consiglio comunale scaligero, che Alberto Zelger primo firmatario della mozione, rincara la dose dispensando giudizi secondo i quali le persone omosessuali minaccerebbero la riproduzione dell’intera specie umana. Non i cambiamenti climatici, l’inquinamento o la sovrappopolazione, ma gli omosessuali.
“I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie. Il sesso omosex fa male alla salute, fa venire malattie di tutti i tipi, è un disturbo della personalità”.
Questa frase, pronunciata ai microfoni della trasmissione “La Zanzara” su Radio 24, apparentemente proveniente da un passato lontano, è stata invece pronunciata da un consigliere comunale della maggioranza che amministra la città di Verona. Frase che trova la sua collocazione in un crescente e preoccupante clima d’intolleranza ed oscurantismo molto attuale, frutto della nuova schizofrenica filosofia politica “familista e riproduttiva” che a Verona come in tutta Italia si cerca di promuovere.
Rapportare l’omosessualità ad un disturbo della personalità rischia di fomentare ulteriore violenza omobitransfobica, e vi si potrebbero ravvisare gli estremi per una azione legale.
Una frase che ci riporta a un periodo storico buio, quello Nazifascista, quando le persone omosessuali venivano deportate nei campi di concentramento e uccise, proprio perchè non contribuivano alla riproduzione della specie e della razza.
Ma chi è Alberto Zelger?
La comunità LGBTI veronese lo conosce bene. Nonostante la sua non più verde età fa parte di quella nuova generazione di politici di destra che credono fermamente nella politica del familismo antifemminista più spinto, nella sacrosanta guerra ai Diritti Lgbt e alla superiorità del credo cristiano-cattolico su ogni cosa. Ricordiamo che questa è la generazione che ha espresso un personaggio come l’attuale “Ministro della Famiglia” Lorenzo Fontana, già Vice-sindaco di Verona.
E’ stato consigliere comunale per Lista Tosi (La lista di Flavio Tosi, ex sindaco di Verona) prima di passare con Luca Zaia e alla Lega dove milita tutt’ora. Membro e promotore delle Sentinelle in Piedi, legato anche a La Manif Pour Tous.
E’ la guida del locale Centro Culturale Nicolò Stenone, uno dei gruppi promotori del CONGRESSO MONDIALE DELLA FAMIGLIA che si terrà a Verona il prossimo anno, presentato proprio nei giorni scorsi in pompa magna a Palazzo Barbieri, la sede del comune, alla presenza del Sindaco Federico Sboarina e del Governatore Veneto, Luca Zaia.
Dal 2015 è Presidente del Movimento Europeo per la Difesa della Vita (http://www.mevd.org/), fra gli organizzatori del primo grande convegno sulla teoria del Gender “La teoria del gender: per l’uomo o contro l’uomo?”, svoltosi a Verona nel settembre del 2013 con il patrocino del Comune e dalla Provincia di Verona.
Nel luglio 2014 ha fatto approvare dall’allora consiglio comunale con sindaco Flavio Tosi un ordine del giorno dal titolo “Familia, educazione, libertà di espressione” fortemente lesivo nei confronti delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali, che vuole limitare l’educazione sessuale nelle scuole.
Ultima PERLA la mozione 434 che dichiara ufficialmente Verona “città a favore della vita” e che finanzia associazioni cattoliche a scopo di lucro che hanno l’obiettivo di promuovere iniziative contro l’aborto, una presa di posizione contro la legge 194.
La potremmo definire l’ultima figuraccia a livello nazionale che riafferma quanto Verona sia da sempre laboratorio dell’integralismo o tradizionalismo cattolico e dell’estrema destra a livello nazionale.
Ci chiediamo se davvero l’attuale classe politica cittadina condivida pienamente la mozione 434 e la linea integralista portata in consiglio comunale da Alberto Zelger, o se si stia rendendo conto che atti politici di questo genere hanno l’effetto di rafforzare un movimento per i diritti civili che non si fermerà di certo qui.
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