Continua il teatrino dell’orrore della politica veronese. Anziché riscattarsi con l’ordine del giorno 499 dell’8/10/18, gli attori di Palazzo Barbieri hanno preferito mettere in scena una tremenda farsa. Bocciato l’odg originario, ben strutturato, come le accuse deliranti del consigliere Zelger meritavano, si è semplicemente preferito approvare un “testo” scarico che suona come una presa in giro a chi in questa città si occupa di diritti e accoglienza!
La voglia di Medioevo per il Consiglio Comunale di Verona ciclicamente riemerge. Dopo la mozione anti gay N.336 del 1995, di cui in questi giorni ricorre il 23°anniversario dall’approvazione, dopo la mozione contro il “Gender” del 2014, Giovedì 26 luglio, su proposta del solito “Torquemada” veronese, il consigliere della Lega Nord ALBERTO ZELGER, saranno poste in votazione ben due mozioni contro la legge 194, l’autodeterminazione delle donne, la laicità dello stato e la libertà sessuale e affettiva dei delle cittadini/e.