Nella notte tra il 27 e il 28 Giugno 1969 in un piccolo bar di Christopher Street nel Greenwich Village a New York accadde qualcosa…qualcosa destinato a incidere sulla storia.
Quel piccolo bar si chiamava “Stonewall Inn” ed era un bar frequentato da persone Omosessuali, Lesbiche, Drag Queen e Transessuali.
I cosiddetti moti di Stonewall, chiamati anche dal movimento Lgbt* rivolta di Stonewall, furono una serie di violenti scontri fra gruppi di persone Lgbt e la polizia a New York.
La prima notte degli scontri fu quella di venerdì 27 giugno 1969 poco dopo l’1:20 di notte, quando la polizia irruppe per l’ennesima volta nel bar, perquisendo e arrestando i frequentatori. Nelle notti successive i disordini continuarono, costringendo la polizia all’invio di reparti speciali di truppe antisommossa. L’episodio dello “Stonewall” è generalmente considerato simbolicamente il momento di nascita del movimento di liberazione Lgbt moderno in tutto il mondo. Per la prima volta nella storia una minoranza numerosa di persone ebbe il coraggio di ribellarsi alle persecuzioni, alle quotidiane violenze e all’emarginazione.
Per questo motivo il 28 giugno è stato scelto dal movimento Lgbt come data della “giornata mondiale dell’orgoglio LGBT” o “Gay pride”. Molti sono considerati gli eroi che furono protagonisti dei moti di Stonewall, diversi di questi divennero negli anni successivi, dirigenti del Movimento di Liberazione Gay, come il“Gay Liberation Front” e migliaia di altre organizzazioni che si costituirono, ma una persone è considerata il simbolo per eccellenza di questa rivolta e fu la transessualeSylvia Rivera, che si vuole abbia cominciato la protesta gettando una bottiglia contro un poliziotto oppure una sua scarpa col tacco, come sostiene un’altra leggenda. >>Leggi articolo anche su Uranus Archivio Storico Lgbti Verona